Non è che VOGLIO fare un doppione, ma dopo aver pubblicato ieri l'articolo da me preparato su questa illustratrice, mi è balzato fuori quest'altro articolo fatto da Mianna un po' di tempo fa per il blog di Mariapia e che per errore non avevo copiato su questo blog.
Per completezza lo riporto qui e se molte immagini sono le stesse, abbiate pazienza...solo chi non fa nulla, non sbaglia mai!
Da qualche tempo Angelo condivide con noi le sue più recenti pps dedicate alle illustratrici straniere, per lo più americane.
Mi è piaciuta in particolare la raccolta di immagini create da Francis Tipton Hunter che mi ha dato lo spunto per pubblicare questo post.
Frances Tipton Hunter nacque a Howard, in Pennsylvania, nel 1896.
La sua infanzia trascorse serena fini a 6 anni quando sua madre morì. Rimasta sola, fu costretta a trasferirsi presso una coppia di zii a Williamsport e benchè non si abbiano molte notizie di questo periodo della sua vita, è evidente che quella perdita dolorosa abbia lasciato un'impronta indelebile nella sua formazione artistica.
Il suo talento si manifestò già dai primi anni della scuola superiore. Conseguito il diploma alla Williamsport High School nel 1014, si trasferì a Philadelphia. Frances era una studentessa che amava affrontare con entusiasmo e disciplina le opportunità che le venivano offerte, così prima sviluppò la sua vena artistica al Philadelphia Museum of Industrial Arts dove si diplomò con onore e poi si specializzò all'Accademia di Belle Arti con altrettanto successo.
Grazie a una borsa di studio si trasferì a New York dove trovò lavoro disegnando abbigliamento per bambini per i grandi magazzini.
Molte illustratrici dell'epoca sceglievano bambini e cucccioli come soggetti per i loro lavori e Frances non fece eccezione. Le sue prime illustrazioni apparvero su Woman's Home Companion, Collier's, Liberty, Good Housekeeping and Ladies Home Journal. In breve tempo acquistò notorietà per i suoi manifesti pubblicitari, i puzzle e i calendari artistici.
All'inizio degli anni '20 creò una serie di bambole di carta che ebbero grandissimo successo, tanto da meritarle la pubblicazione del libro The Frances Tipton Picture Book, con illustrazioni a colori e in bianco e nero, accompagnate da poesie e racconti di Marjorie Barrows. Seguì poi il Frances Tipton Hunter's Paper Dolls.
La prima copertina del Saturday Evening Post illustrata da Francis Tipton Hunter apparve il 6 giugno del 1936 ed era intitolata "No money for his soda".
La prima copertina del Saturday Evening Post illustrata da Francis Tipton Hunter apparve il 6 giugno del 1936 ed era intitolata "No money for his soda".
Da notare lo sguardo tra lo spaventato e l'imbarazzato del ragazzino nel momento in cui si rende conto di aver dimenticato o smarrito il portamonete.
Nell'esaminare il lavoro di questa illustratrice, appare evidente come amasse rappresentare l'aspetto ideale dell'infanzia, quantomeno di quella che avrebbe voluto per sè, dal momento che molti dei suoi "bambini" hanno la stessa espressione del suo viso. Aveva la consuetudine di osservarli a lungo, spesso di nascosto, per poi rappresentarli nei loro diversi stati d'animo o emozioni.
Tra la metà degli anni trenta e la fine degli anni cinquanta pubblico diverse copertine del Saturday Evening Post, conquistando in questo modo un posto tra le migliori illustratrici del suo tempo.