Mentre riordinavo i miei libri, mi è capitato tra le mani questa edizione di "I racconti delle fate" e, affascinata dalle tenere illustrazioni di Annie Hoffman ,
mi sono ritrovata a leggere la fiaba di "Cappuccetto rosso": non l'avessi mai fatto...
Avevo dimenticato che nell'edizione di Charles Perrault scritta nel 1697 il racconto si conclude in maniera drammatica e la povera bambina finisce inesorabilmente e per sempre nella pancia del lupo cattivo.
Eh no, caro signor Perrault, così non va ; è buona cosa insegnare ai bambini la prudenza, ma c'è modo e modo... sono certa che anche il Cappuccetto Rosso dei fratelli Grimm pubblicato nel 1812 avrà imparato la lezione, dopo essere uscita con la nonna dalla pancia del lupo grazie all'intervento di un cacciatore di passaggio.
E sono certa che in una eventuale prossima edizione, per far contenti gli animalisti, anche il lupo verrà salvato, con l'arrivo di un'ambulanza, con l'elisoccorso, o magari, per non guastare l'atmosfera , con la bacchetta magica di una buona fatina...
In fondo Cappuccetto rosso è una brava bambina, ubbidiente e premurosa, ed è giusto che ritorni dalla sua mamma.
E allora viva Cappuccetto Rosso, qualunque sia il modo in cui gli illustratori hanno pensato di rappresentarla.