venerdì 23 maggio 2014

A volte ritornano- bambole di carta

Un articolo di Mianna




Qualche anno fa (come vola il tempo....) Dindi ed io, in occasione di una qualche mostra del faidate, avevamo acquistato del tessuto con stampate tante bimbette paffute e tanti vestitini e accessori da ritagliare e utilizzare come un vero e proprio guardaroba.














L'impulso all'acquisto derivava dal ricordo del gioco delle bambole di carta di lontana memoria; quanto all'impiego, le idee scarseggiavano e cosi il tessuto era inevitabilmente finito infondo a un cassetto.
Ma ecco che proprio pochi giorni fa le stesse bamboline sono ritornate sulla nostra strada.

Dindi si è imbattuta casualmente in questa immagine in internet




e alla mostra di Formigine della scorsa settimana le abbiamo incontrate di nuovo:




Così mi è venuta voglia di andare a curiosare nel vecchio mondo delle bambole di carta, un po' per rivedere quello che un tempo mi era familiare, e un po' per capire se e come questo mondo si è trasformato, insomma per saperne di più.























Bastano queste poche immagini per arguire che il gioco delle bambole di carta ha avuto una larga diffusione spazio-temporale, ha divertito cioè molte generazioni di bambine (e non solo) sia nel vecchio che nel nuovo mondo.

In particolare ho trovato una serie di bambole che portano il nome di Vivien Leigh, l'indimenticabile interprete di Via col vento , nel cui guardaroba sono presenti gli abiti indossati dall'attrice proprio in quel film.



















Ma bambole di carta sono state create anche per altri personaggi famosi del cinema, e non solo del passato, e della cronaca come le first ladies americane.

























Analogamente a quello che succedeva nel tempo alle bambole tradizionali, che da morbidi bambolotti si trasformavano in avvenenti e sexy Barbie, anche le bambole di carta si trasformavano da paffute bimbette vestite alla marinara in slanciate signorine con un guardaroba fatto di costumi da bagno, completi sportivi ed eleganti abiti da sera.



















Forse le bambine d'oggi sono tornate a divertirsi con bambole più tradizionali, anche se ovviamente diverse da quelle della mia infanzia








e per loro fortuna, hanno ancora la possibilità di far parte del meraviglioso mondo delle fiabe.







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