martedì 4 novembre 2014

Arthur Rackham





Un articolo di Dindi






Il mio amico Maxi mi scriveva tempo fa, che sua madre, Miki Pellizzari Ferro, amava molto le illustrazioni di Arthur Rackham e che insieme, madre e figlio, passavano ore a leggere racconti e studiare illustrazioni di questo autore.
Io ho un libro di mia madre, Ondina, del 1928 illustrato da questo artista e devo dire che, più che un illustratore, lo definirei un pittore. Le sue immagini sono molto complesse, il gusto mi pare post -romantico. Personalmente non mi piacciono: le trovo buie, cupe, tristi, completamente inadatte ad occhi infantili, ma si sa che io amo un genere più semplice e"ruspante". Comunque Rackham è considerato da chi ne sa, insieme ad Edmund Dulac, uno dei più grandi e io non mi azzardo ad esprimere la mia ideuccia di ignorante in campo artistico. (Chissà perchè non mi trovo quasi mai in accordo con gli intenditori...pazienza!)

Da Wiki:

Per Rackham, buona parte del lavoro di illustratore consisteva nel creare attorno al testo la giusta atmosfera per consentire alla fantasia del lettore di creare le proprie immagini. In particolare riteneva che la letteratura per l'infanzia fosse particolarmente importante per stimolare la fantasia dei bambini negli anni in cui la loro psiche è maggiormente ricettiva: profondamente influenzate da Durer,Cruikshank, Tenniel e Beardsley, le sue illustrazioni rimangono sempre sul filo dello stile floreale senza mai uniformarvisi del tutto. Maestro nell'uso del colore, coniugato a linee di contorno precise e definite che ricordano le opere di Warwick Goble, le sue opere sono sempre pervase da un'atmosfera onirica e magica.


Nato a Londra nel 1867, Arthur crebbe in una zona molto viva della parte meridionale del centro di Londra, in una casa affacciata sui resti del giardino botanico allestito nel XVII secolo dai due botanici John Tradescant il vecchio e il giovane. Fin da piccolo Arthur mostrò una predilezione per il disegno e per l'acquerello. Dal 1879 al 1883 frequentò la City of London School, dove vinse diversi premi per il disegno, trascorse parte del suo tempo libero al British Museum e al Museo di storia naturale di Londra riproducendo esemplari esposti.
All'età di 16 anni lasciò la scuola a causa della sua salute cagionevole e intraprese un viaggio verso l'Australia con alcuni amici di famiglia: durante la lunga traversata in mare, impegnò il suo tempo quasi esclusivamente disegnando e tornò a Londra carico di studi, schizzi e bozzetti. A 18 anni gli venne quindi concesso di iniziare gli studi alla Lambeth School of Art mentre lavorava come commesso. Mantenne il lavoro dal 1885 al 1892, quando - dopo un anno di lavoro da freelancer - abbandonò il posto e divenne giornalista ed illustratore per il Westminster Budget.

Il suo primo libro di illustrazioni fu pubblicato nel 1839: rimase in attività come illustratore fino alla sua morte, nel 1939, ottenendo straordinaria popolarità. Illustrò non solo libri di fiabe e opere per bambini, tra cui la raccolta di fiabe dei fratelli Grimm , Rip Van Winkle, Peter Pan nei giardini di Kensington e Le avventure di Alice nel paese delle meraviglia, ma anche opere per adulti come Sogno di una notte di mezza estate, Undine, Il Rhinegold e la valchiria  e i racconti di Edgar Allan Poe.







































































1 commento:

  1. In effetti sarà stato un buon illustratore ma non piace molto nemmeno a me.

    RispondiElimina