domenica 30 novembre 2014

Silvia Ziche



L'ho scoperta dalla parrucchiera, sfogliando la rivista "donna moderna", che ha sempre in apertura una di queste vignette:



Casalinga disperata, lavoratrice, innamorata ossessiva, alienata televisiva, disastro umano, single inzitellita: non cambia mai, Lucrezia, se non in peggio!
E io me ne sono innamorata! E' arguta, divertente, sintetica ed efficace.
Mi sono informata sulla illustratrice:
Nata a Thiene nel 1967. Sin dall'infanzia ha coltivato la passione per il fumetto, in particolare quello di casa Disney. Tra i suoi maestri si annoverano il compianto Giovan Battista Carpi, presso il quale ha collaborato per circa un anno, Giorgio CavazzanoRomano Scarpa, seguiti sin da quando le storie non erano ancora accreditate.
Dopo essere approdata alla rivista di fumetti "Linus" nel 1987, Silvia Ziche ha cominciato a disegnare per "Cuore", "Smemoranda", "Topolino", "Comix" e dal 2006 per "Donna Moderna". Ma è presente anche in libreria con numerose pubblicazioni, tra cui Olimpo S.p.A. e San Francisco e Santa Pazienza.
Ha ricevuto moltissimi premi e riconoscimenti.



Da:
http://arteesalute.blogosfere.it/galleria/2009/03/le-donne-di-carta-di-silvia-ziche.html/1

Le donne di "Lucrezia e le altre/i" siamo noi che, frustrate e fiduciose, ci barcameniamo tra amici in arrivo a frotte quando non li vogliamo; i tanti "lui" prima o dopo il matrimonio ma sempre inadeguati e stanchi, capricciosi e infantili, latitanti o fin troppo presenti; i genitori i cui sensi di colpa "vanno coltivati amorevolmente" e persino gli oggetti del quotidiano che a volte ci si rivoltano contro.
 Lucrezia nasce come evoluzione naturale di "Alice a quel Paese", un personaggio uscito anni fa su Comix. "Alice era una ragazzetta appena affacciatasi nel mondo adulto, priva del libretto di istruzioni e incapace di rapportarsi a quel mondo. - spiega Ziche in un'intervista .Parlava solo di massimi sistemi, perché aveva una limitata esperienza di vita. Lucrezia invece è una donna di una certa età, diciamo thirty something, la cui esperienza di vita e di relazione ha contribuito a inacidirla, a rinchiuderla nella ricerca del suo piccolo benessere personale, nel suo piccolo mondo. Lucrezia è una specie di Alice cagliata dal tempo, insomma."



"Lucrezia rappresenta comunque una tipologia di donna con molti riscontri nella realtà. Incompleta, irrisolta, inconsapevole. L'ho voluta così, primo perché l'autocritica è giusta e fa bene e poi perché permette la critica. Non avrei mai mostrato tutti questi uomini insopportabili se non avessi potuto metterli in contrapposizione con una donna piena di difetti. Questo garantisce anche un effetto comico oltre a quello dell'immedesimazione che nasce nel riconoscere i propri difetti o quelli del compagno."




Intelligente e spiritosa, Silvia ha trovato il modo di colpire uomini e donne in tutte le loro debolezze e piccole meschinità quotidiane. Guardando una delle sue vignette, facciamo un bel sorriso, ma siamo indotte anche a fare un piccolo esame di coscienza.

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