domenica 15 marzo 2015

Armando Testa

La pubblicità fa parte integrante della nostra vita: volenti o nolenti, ne siamo martellati ad ogni ora del giorno e della notte. Molte pubblicità sono becere e fastidiose, alcune sono vere e proprie opere d'arte. Televisivamente parlando, direi che una pubblicità è buona quando al momento in cui compare sullo schermo,  il dito non scatta sul telecomando per cambiare canale.
Uno dei migliori pubblicitari del nostro tempo è stato Armando Testa.



Nato a Torino il 23 marzo 1917, morto a Torino il 20 marzo 1992
Armando Testa è stato un noto disegnatore, cartoonist e autore grafico e di testi per il settore della pubblicità.
Fece del minimalismo nel segno grafico e dell'immediatezza delle tag line le sue armi vincenti.


Armando Testa nasce nel 1917 a Torino, dove frequenta la Scuola Tipografica Vigliardi Paravia.
Lì conosce il pittore astrattista Ezio D'Errico, che lo avvicina all'arte contemporanea, alla quale sarà sempre particolarmente interessato.

D'Errico gli comunica l'amore per l'arte astratta, soprattutto quella di impostazione razionalista derivata dal Bauhaus.

Guardando a questa eredità culturale, progetta il manifesto per la fabbrica di inchiostri tipografici ICI, una delle sue prime opere di successo, con un disegno geometrico.



Dopo la guerra s'impone lavorando per affermate industrie e nel giro di pochi anni diventa leader nel settore pubblicitario italiano. 

Si afferma nella pionieristica pubblicità televisiva, fra gli anni Cinquanta e i Settanta, con immagini e animazioni filmate, rimaste nella storia della pubblicità e nel linguaggio comune.


La sua a volte frenetica attività non trascurò neppure l'aspetto sociale, portato avanti con campagne pubblicitarie di Amnesty International e della Croce Rossa Internazionale.










Fra le molteplici figure da lui ideate nel corso di una lunghissima carriera, degni di particolare menzione sono i famosi Caballero misterioso, pistolero messicano, e Carmencita, sua innamorata, protagonisti di un famoso Carosello per la torinese Lavazza in voga negli anni settanta.







Altre pubblicità alle quali Testa ha legato il suo nome - spesso di aziende della sua città, Torino - sono state 
queste















































Nel 1978 lo Studio Testa diventa Armando Testa S.p.A., aprendo negli anni seguenti sedi a Milano, Roma e all'estero.
Oggi la società impiega oltre 500 persone con un giro d’affari di 98 miliardi di lire ed è classificata fra le prime 18 al mondo per fatturato e tra queste è l’unica società a capitale tutto italiano (il 100% è nelle mani della famiglia).

E proprio dallo studio Testa escono le pubblicità, a mio avviso, più simpatiche e azzeccate degli ultimi anni: quelle della Esselunga che coniugano cibo e personaggi storici, oppure cibo e segni zodiacali, o che propongono un quesito sull'immagine che potrebbe rappresentare un animale, oppure del cibo:
































































































































































Una bella fantasia, no? Azzeccata, divertente e, per una volta, senza allusioni al sesso e mostra di culi o tette: non è poco!





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