a gennaio si vendono uova di Pasqua, a Pasqua si vendono costumi da bagno e, in piena estate, zainetti, diari, libri, pastelli, in pratica tutto ciò che serve per una scuola che è appena andata in vacanza...
Eppure proprio ieri girando tra i banchi dedicati alla cancelleria e affini, dove si proponevano sconti e occasioni da non perdere per scolari e studenti che probabilmente in questi giorni si rilassano tra mari e monti, mi sono tornate in mente le piccole semplici cose che mi piacevano tanto quando andavo a scuola con il grembiule nero e le mentine in tasca : quaderni con righe e quadretti di misure diverse, scatole di pastelli in cui solo il viola e il ciclamino sopravvivevano per un anno intero, e la scrittura, che iniziava con aste e puntini.
Sussidiario e libro di lettura ci accompagnavano ogni anno con brevi racconti, la storia , la geografia, i numeri, ma soprattutto con tante bellissime immagini che ancora oggi sono rimaste nella mente e nel cuore degli scolari degli anni '50.
Eravamo bambini fortunati perché, proprio in quegli anni, ci veniva data l'opportunità di raccogliere i frutti di un lungo e lento processo evolutivo dell'alfabetizzazione, della scolarizzazione e dell'editoria che, dall'Ottocento alla conclusione della seconda guerra mondiale, aveva interessato gran parte dell'Europa.
Quasi certamente oggi ai più giovani possono apparire obsolete le illustrazioni che riempivano le pagine dei nostri testi scolastici e dei libri per l'infanzia in genere negli anni '50, illustrazioni che abbiamo più volte mostrato in questo blog, così come a me e ai miei coetanei possono apparire le copertine di questi abbecedari più o meno di epoca vittoriana o inizio secolo. Eppure, per quei sottili processi che accompagnano corsi e ricorsi, devo ammettere che non mancano di un certo appeal.
Quasi certamente oggi ai più giovani possono apparire obsolete le illustrazioni che riempivano le pagine dei nostri testi scolastici e dei libri per l'infanzia in genere negli anni '50, illustrazioni che abbiamo più volte mostrato in questo blog, così come a me e ai miei coetanei possono apparire le copertine di questi abbecedari più o meno di epoca vittoriana o inizio secolo. Eppure, per quei sottili processi che accompagnano corsi e ricorsi, devo ammettere che non mancano di un certo appeal.
molto interessante questa tua carrellata tra i primi passi nel mondo della lettura e del sapere....che belle le immagini che ci accompagnavano!!!
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