giovedì 24 dicembre 2020

Il Natale secondo Helen Clapsaddle

Ellen Hattie Clapsaddle è un'illustratrice americana, vissuta tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX. Non solo è conosciuta e apprezzata da molti per il suo stile inconfondibile, ma viene considerata anche come l'artista più prolifica del suo tempo nella produzione di biglietti augurali. 

Fin da piccola amava disegnare  e ,incoraggiata dai genitori , questa ragazzina timida e delicata sviluppò un'abilità artistica davvero eccezionale.
La Clapsaddle concentrò le sue doti  nell'illustrazione di cartoncini augurali che potevano essere conservati come souvenirs oppure spediti per posta in occasione di particolari ricorrenze, come il Natale, la Pasqua, Halloween,ecc.
Tra il 1898 e il 1915 ci fu una sorta di età dell'oro per questi biglietti, un successo assoluto dal punto di vista commerciale. Si dice che la Clapsaddle ne abbia creato più o meno 3000.
Aveva una particolare abilità nel disegnare immagini di bambini e lei stessa diceva di avere "un cuore da bambino".

Quando si trasferì con la madre a New York nel 1906, iniziò a lavorare per la Wolf Company che aveva contatti commerciali con la Germania, dove la  Clapsaddle ebbe in poco tempo uno strepitoso successo , con conseguente beneficio economico.

La fortuna è cieca si usa dire, ma a volte è anche maligna e improvvisamente voltò le spalle a Ellen.  Quando si recò in Germania nel 1914 per controllare i suoi investimenti, si trovò sotto un terribile bombardamento che distrusse le fabbriche che divulgavano i suoi lavori. In breve si ritrovò vagabonda in un paese straniero senza un soldo in tasca, in stato confusionale.
Uno dei fratelli Wolf venne a cercarla e dopo sei mesi la trovò che viveva per strada, affamata e confusa, a 55 anni. La riportò a casa, ma Hellen ormai non era più in grado di lavorare né di badare a se stessa.

Nonostante questo triste e immeritato declino, ancora oggi, pur nell'inevitabile alternarsi dei gusti e delle mode,  i biglietti creati da questa singolare artista continuano a piacere ai collezionisti.









































































































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