Illustratrice misconosciuta ma soave, coinvolta giovanissima dal padre Luigi (pittore e illustratore) per Le avventure di Pinocchio nel 1924 ( dui è stata la prima illustratrice donna)e poi copertinista sempre con... l'augusto genitore per le collane Grandi Romanzi (poi ribattezzata Biblioteca delle Signorine), La popolarissima (edizioni economiche di titoli da diverse collane Salani, come Le novelle delle fate nel 1928 e Sussi e Biribissi nel 1935) e soprattutto la Biblioteca dei Miei Ragazzi, “dove dal 1931 al 1938 con il suo limpido déco allestisce una comédie enfantine al femminile, di grazia spumeggiante.
Purtroppo la perdita dei genitori (in particolare nel 1940 quella del padre, unico a riconoscerla legalmente) porta l’autrice ad abbandonare il forte legame con la casa editrice fondata da Adriano Salani e a un continuo peggioramento delle condizioni mentali, che la condurranno a finire i suoi giorni in casa di cura. Ma la bellezza smagliante del suo lavoro rimane intatta, testimoniata da segnalazioni su spazi web italiani e internazionali.
Facendo la ricerca si trovano poche immagini del suo lavoro e oltretutto, molto piccole. Se ne trovano di Pinocchio, ma non so se attribuirle a lei oppure al padre, dato che hanno lavorato in tandem.
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