in questo articolo parlavo di un grosso (per noi) mistero riguardo le illustrazioni di Elizabeth Webbe. Non avendo trovato nulla sulla sua vita, ci domandavamo in primo luogo come mai i disegni riportassero a volte il nome Elizabeth Webbe e altre volte il nome Margaret Webbe. C'è poi una Margaret Ely Webb, pure illustratrice, che pensvamo potesse essere la stessa persona, col nome leggermente cambiato, ma l'ipotesi non ci convinceva.
Avevamo poi trovato dei disegni a nome Marjorie Cooper che ci parevano uguali a quelli della Elizabeth Webbe, ma non eravamo riusciti a risolvere il mistero.
Oggi, alla fine, Angelo ha scoperto qui: https://marjoriecooperartist.wordpress.com/a-brief-biography/
come stanno le cose e ha trovato notizie sulla vita della nostra illustratrice.
Marjorie Cooper ( il vero nome) nasce nel 1910 a West Newton- Massachusetts. Studia pubblicità, arte e scultura nelle scuole locali fino al 1940. Dal 34 al 58 disegna biglietti augurali per la Rust Craft di Boston. Nel 1942 inizia ad illustrare libri per bambini per Rand McNally e molte di queste illustrazioni portano il nome Elizabeth Webbe ( nome d'arte). Nel 1958 fa un contratto con la Gibson cards.
Dopo aver vissuto per la maggior parte della sua vita a Boston, nel 1952 Marjorie si trasferisce in un cottage a Cape Cod, sulla spiaggia. Ma l'uragano Carol del 1954 provoca una tale erosione del suolo, che la sua casa deve essere trasportata più lontano dalla riva. In questa nuova posizione l'illustratrice inizia a disegnare e coltivare un bellissimo giardino, per il quale vince diversi premi locali.
Sebbene non si sia mai sposata e non abbia avuto figli suoi, Marjorie ha sempre vissuto circondata dall'affetto della sua famiglia. La madre e le sorelle vivevano in una casa vicina alla sua e la nipote Carolyn Adele Robinson Tilton è stata per lei come una figlia e i suoi bambini sono stati di ispirazione per la zia.
A chi chiede come mai Marjorie Cooper abbia scelto come pseudonimo Elizabeth Webbe, si risponde che è stato un atto di gentilezza della donna verso una cara amica che portava quel nome e che si dispiaceva che il proprio nome non sarebbe mai stato stampato su un libro.
Chiunque l'abbia conosciuta, ne parla come di una persona bella, gentile, affettuosa.
Questi disegni pubblicati sicuramente come suoi, mi fanno pensare che molti altri che abbiamo nelle nostre cartelle senza nome siano attribuibili alla sua matita. Non tutte portano firma, ma si può pensarlo, credo:
Nessun commento:
Posta un commento