domenica 20 aprile 2014

La scuola nella verde foresta


Un articolo di Lilia


LA SCUOLA NELLA VERDE FORESTA



Questa  breve rassegna di immagini “scolastiche” è dedicata a tutti quelli che a scuola andavano per insegnare e che ora ricordano con affetto i loro ragazzi.

E’ dedicata anche a quelli che ci andavano per imparare e lo facevano con gioia, per amore dello studio e per il piacere di stare insieme ai compagni.

E infine, è dedicata anche a quelli che, come me, hanno frequentato gioiosamente la scuola, ci sono tornati per lavorare, ma adesso non vedono l’ora di salutarla! In tutto, cinquantasei anni di scuola possono bastare, non è vero?!

Gli alunni qui rappresentati sono un po’ speciali. Hanno ali, becco, coda , zampine e vanno in una scuola che ha per soffitto il cielo e per pareti gli alberi. E’ la scuola del bosco, la scuola della vita che tutti i cuccioli degli animali frequentano giornalmente sotto l’amorevole guida dei genitori.

Questi piccoletti non sono poi molto diversi dai nostri bambini. Come loro, sono svegli e curiosi. E hanno tanta voglia di giocare.

E’ un piacere osservare i bimbi che vengono a scuola. Quando arrivano in prima stanno tutti vicini vicini, un mazzetto intorno alla maestra, pigolando piano, come pulcini. Ma dopo pochi giorni hanno già spiccato il volo. Li senti strillare e cantare con le loro vocette acute, li vedi zampettare sulle scale e sparpagliarsi fuori in cortile come uno stormo di uccelli.

E’ d’obbligo aprire la rassegna con gli uccelletti  e i pulcini della nostra Mariapia. Vengono poi gli animaletti di Else Wenz Vietor, illustratrice molto conosciuta in Germania e contemporanea di Baumgarten. Seguono altri illustratori come Hanna Helwig, Ida Bohatta, Anny Hoffmann e, infine, Kaussen con la sua Scuola nel verde della foresta che dà il titolo al post e che si chiude con l’immagine di una scuola ideale. Una bella casetta nel bosco, dove i bambini imparano a conoscere la natura attraverso il contatto diretto con gli animali e la vicinanza di persone che li amano teneramente: i nonni!

Ed ecco le immagini. Si commentano da sole.



























































































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