lunedì 26 maggio 2014

Voglia di scuola

Un articolo di Mianna


Nonostante siano passati tanti anni, non posso dimenticare quei primi giorni d'autunno che precedevano la riapertura della scuola. Mi riferisco naturalmente alla scuola elementare, all'eccitazione per quegli oggetti nuovi (quando lo erano...), ai pastelli Giotto tutti della stessa lunghezza solo per pochi giorni, alla cartella e al suo sapore di finto cuoio, al grembiule nero che assomigliava un po' a quello che indossava la maestra.
Lo scorso anno, più o meno in questo periodo, Dindi ha raccontato in un post la nostalgia che ci accomuna per quel periodo così lontano eppure così vicino, grazie anche alla passione con cui il nostro clan ha raccolto i libri di lettura di quegli anni, li ha conservati e, per merito soprattutto di Claudia e Angelo, li ha ripuliti e trasformati in allegri pps.
Oggi ho trovato in una cartella del pc una serie nutrita di scansioni delle pagine di alcuni vecchi testi scolastici e ne ho scelte alcune che raccontano appunto il tema della scuola, come era vissuta allora.
Sono immagini un po' sghembe e "vissute" ma le propongo comunque, dedicandole agli scolari della mia generazione.


































Come ricordo bene la mia maestra! Si chiamava Emma, aveva il viso stretto e lungo, un po' cavallino, occhi neri vivaci e un sorriso ampio che lasciava intravvedere un dente d'argento. Da giovane aveva fatto l'attrice di prosa, perciò sapeva come catturare la nostra attenzione quando raccontava una storia.
Nel cassetto della cattedra teneva tante biro, probabilmente era la dotazione fornita dalla scuola per tutto l'anno, ma soprattutto aveva quel matitone mezzo rosso e mezzo blu per correggere i compiti e scrivere i voti sul quaderno. Che meraviglia ! Solo lei l'aveva, perché non lo vendevano in nessuna cartoleria del mondo.
Quando è toccato a me insegnare, quel matitone non usava più, o forse sì, ma non aveva più lo stesso fascino.

5 commenti:

  1. io quel matitone ce l'ho.....non ho potuto fare a meno di comprarlo, alla prima supplenza! ma poi ho smesso subito di insegnare ed è rimasto qui!

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  2. Anch'io ricordo il matitone rosso e blu... anche il calamaio penna pennini e carte assorbenti colorate.
    Bei tempi quelli in cui non c'erano questi orrendi quadernoni e non servivano tante copertine quaderni di colori diversi per distinguerli: io usavo quelli piccoli uno a righe e uno a quadretti....

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  3. Anch'io ho il matitone. Non lo mollo.
    Grazie, daniela

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  4. Che meraviglia... Quanti ricordi. Quante sensazioni che tornano. Grazie.

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  5. Quanti ricordi la matita rossa e blu.Buona giornata.

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