Un articolo di Dindi
Da:http://www.lefiguredeilibri.com/2010/01/28/kate-greenway-1846-1901/ :
Il padre, John Greenaway, era un incisore di legno, e la madre una sarta, proprietaria di un piccolo negozio di moda. Kate Greenaway visse un’infanzia di ristrettezze economiche, ma felice, osservando sulla porta del negozio della madre tutta l’alta società che sfilava davanti a lei in costumi vittoriani.Molti dei modelli disegnati dalla madre entreranno nelle sue illustrazioni.
Le estati passate nello Nottinghamshire, paese dove la famiglia andava in vacanza, le regaleranno invece l’amore per i giardini, i paesaggi campestri e i fiori.
Da bambina non venne scolarizzata. Quando compì 12 anni, vista la sua sensibilità per il disegno, il padre la iscrisse a una scuola d’arte, a Kensington.
Fu il padre colui che più incoraggiò e appoggiò la sua carriera. All’inizio le trovò lavoro come illustratrice presso la Marcus Ward, una società di Londra che produceva biglietti d’auguri, calendari e illustrazioni di libri. Il direttore artistico di questa società era Thomas Crane, fratello di Walter.
Dopo 6 anni con la Marcus Ward, Kate interruppe la collaborazione con loro: non le restituivano mai gli originali.
Il padre la presentò allora a Edmund Evans, famoso stampatore e incisore su legno dell’epoca, già stampatore di Caldecott. Fu un incontro decisivo per la sua carriera. Evans andò subito in visibilio per i disegni dell’illustratrice, e decise di fare un libro con lei, su rime della stessa Greenaway. Evans non badò a spese: per riprodurre tutte le nuances delle tavole originali, usò ben quattro blocchi di colore: rosso, blu, giallo e rosa color-carne. Il direttore artistico di questa società era Thomas Crane, fratello di Walter.Il libro venne intitolato Under the Window (1878) ed ebbe un successo inaspettato.
La nostalgica ambientazione pastorale pre-industrializzazione, la delicatezza dei costumi, l’immagine di un’infanzia idilliaca, stregarono il pubblico inglese. Il libro andò esaurito in un attimo e le immagini della Greenaway lanciarono una moda. Vennero riprodotte in ogni dove: su tazze di porcellana, carta da parati, tessuti, pubblicità. Non sempre le riproduzioni venivano effettuate con il permesso dell’illustratrice.
Dopo il successo di Under the window Il critico d’arte John Ruskin, innamoratosi dei disegni della Greenaway, le scrisse una lettera di elogi, e questo fu l’inizio di una corrispondenza che durò tutta una vita. L’influenza del critico sull’opera di Kate Greenaway (molti dicono negativa) la portò a lasciare a più riprese l’illustrazione, considerata da Ruskin un’arte minore, per dedicarsi a una pittura di quadri ad acquarello che non incontrò mai il favore del pubblico. Il suo successo (enorme in Inghilterra e America) si rivelò controproducente: la produzione della Greenaway non riusciva a stare al passo con la richiesta del mercato, e il pubblico si orientò verso imitatori, spesso di mediocre talento.
Presto il suo nome smise di essere popolare (mentre il suo stile segnava un’epoca). Kate Greenaway morì di tumore al seno a 55 anni, depressa e convinta che il suo lavoro valesse poco.
Kate Greenaway è invece una delle illustratrici immortali dell’età d’oro dell’illustrazione, e ancora oggi i suoi libri, stampati e ristampati in innumerevoli edizioni, regalano immagini di sogno ai bambini di tutto il mondo.
A suo nome è stata istituita nel 1955 la Kate Greenway Medal.
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