Un articolo di Lilia
IL MONDO DI
BEATRIX POTTER
PRIMA PARTE
C’erano una volta quattro coniglietti.
Si chiamavano Flopsy, Mopsy, Cotton Tail e Peter
Così iniziava la Storia di Peter Rabbit,
pubblicata nel 1902 da Frederick Warne, scritta e illustrata da una
trentaseienne della buona borghesia londinese: Beatrix Potter, narratrice ed
illustratrice di storie per bambini.
Il libriccino, si trattava infatti di un
libro di piccolo formato, ebbe fortuna e fu seguito da altri ventidue. Ognuno
di essi è un’entità a sé stante, ma poichè, dopo il primo, continuano a
presentarsi gli stessi personaggi e le storie contengono così tanti rimandi da finire per allacciarsi
inestricabilmente l’una all’altra, io immagino il lavoro di Beatrix come un
brillante dalle molte sfaccettature.
L’origine di Peter Rabbit risale al
1893,
quando La Potter, in una lettera indirizzata al bambino di una sua
vecchia
governante spesso ammalato, esordiva: “ Caro Noel, poiché non saprei che
cosa
scriverti, ti racconterò la storia di quattro coniglietti.” Solo
parecchi anni più tardi, Beatrix sviluppò il tema contenuto nella
lettera e
creò una storia per bambini con illustrazioni in bianco e nero.
Lettera di Beatrix a Norman Moore
Quando infine, incoraggiata dal fratello
e desiderosa di guadagnare qualcosa, si decise a pubblicare il suo tesoro,
faticò a trovare un editore; molte case editrici rifiutarono il suo manoscritto
prima che i fratelli Warne accettassero di pubblicarlo a condizione che l’autrice
fornisse delle illustrazioni a colori al posto di quelle in bianco e nero.
Il desiderio di guadagno era dovuto essenzialmente al bisogno di
emanciparsi da una famiglia tipicamente
vittoriana; in tutta la sua vita Beatrix
manifestò uno spirito libero e un
coraggio non comune a quel tempo, che la portarono a fare scelte anche non
facili. Di certo, non aveva problemi
economici. Era nata in una famiglia abbiente, da un padre affettuoso che viveva
di rendita e da una mamma un po’ distratta, impegnata com’era a ricevere e a
ricambiare visite continuamente.
Beatrix bambina con un amico di famiglia
Visse per molti anni nella nursery con le
governanti e il fratellino Bertrand, minore di sei anni e suo unico compagno di
giochi, sia a Londra che in Scozia o nella
Regione dei Laghi dove ogni estate i Potter trascorrevano lunghi mesi di
villeggiatura.
Una giovane Beatrix con il suo cane
Beatrix col padre e il fratello
E’ dunque negli anni dell’infanzia che
cominciò a sviluppare l’idea di quel mondo meraviglioso che trova la sua
collocazione ideale nel Lake District in Cumbria, nel nord ovest
dell’Inghilterra. Tranquilli specchi d’acqua, laghetti e stagni, terre ondulate
e punteggiate di cottages, cieli percorsi da nuvole e da stormi di anatre,
piogge improvvise, distese di erica, profumo di lavanda, belati di greggi,
latrati di cani, ronzio d’api.
Arcobaleno sulla valle di Newlands
Fiorita nella Regione dei Laghi
Il cielo di Hill Top
Beatrix al lavoro da un’immagine del film Miss Potter
Cottage a Sawrey
Dall’osservazione della natura e degli
animaletti che si portava a casa, trasse l’ispirazione per le sue storie e per
i suoi disegni. Si esercitò per anni a rappresentare dal vivo piante e animali,
usando varie tecniche: acquerello, tempera, olio, china. Le sue ricerche
solitarie contribuirono alla sua educazione molto di più di qualsiasi libro di
testo e di qualsiasi insegnante. Si interessava a molte discipline: geologia,
entomologia, micologia. Dipinse bellissime immagini di funghi.
E immagini di piante
Garofani
Fiori selvatici
Primule
L’alto pino di Peter Rabbit
E di giardini
Giardino nel Galles
Giardino a Sawrey
E di animali. Specialmente di conigli
Conigli e uccellino
Studi di una gatta
Scoiattoli
E vedute della Scozia e della Regione dei
Laghi
Bedwell Lodge
Campi di grano a Sawrey
Laund House Farm
Neve a Sawrey
Orme sulla neve
Scozia
Sulla strada
Paesaggio invernale
In questo modo si svilupparono le doti
innate di una bambina riflessiva, un po’ solitaria, che amava gli animali dei
quali si circondò per tutta la vita: i suoi coniglietti, il collie, i gattini,
il porcospino domestico, le galline e le oche del cortile, i topolini della
soffitta e gli animaletti selvatici che le capitava di intravvedere durante le
passeggiate sulle colline e intorno agli stagni: la volpe, il tasso, lo scoiattolo.
Latte e burro dalla fattoria
Il regalo dello scoiattolo
L’abitudine di disegnare dal vivo le
faceva dire di sé stessa: “Non sono capace di inventare. So solo copiare”.
Naturalmente, questa espressione non va intesa in senso letterale, perché i
suoi disegni sono una perfetta fusione di realismo ed immaginazione. Come
diversamente si potrebbero definire, infatti, gli animaletti “vestiti”, ma
sempre rappresentati con fedeltà, attenzione ai particolari e in atteggiamenti
ed espressioni tipici della loro specie?
Allo stesso tempo, nelle storie di
Beatrix la tradizione si coniuga con un’inconsueta capacità di sintesi, dote
essenziale per un libro da presentare ai bambini. Beatrix affermava anche che,
scrivendo e disegnando, più si semplifica, più diminuisce la possibilità di
commettere errori. E questo è un bell’insegnamento!
I protagonisti delle storie sono per lo
più animali, sempre rappresentati in relazione al paesaggio che fa da sfondo. I personaggi principali, come
Peter Rabbit o Tom Kitten o Benjamin Bunny di solito sono giovani, inesperti e
irresponsabili, piccoli e deliziosi, come i libretti di modeste dimensioni,
fatti apposta per stare nelle mani di un bambino.
Peter Rabbit
Peter con le cipolle
Eco un esempio di come i personaggi
vengano messi in relazione al paesaggio. Uno schizzo della Newlands Valley e
poi la stessa valle con inserito il personaggio di Lucy nella Storia di Mrs.
Tiggy Winkle
Altri esempi di ambientazioni domestiche:
Schizzo di letto a baldacchino
Tom e le sorelline giocano sul letto
Soggiorno di cottage
Lo stesso soggiorno
trasformato in quello di Miss Ribby
Nelle sue storie, Beatrix attribuiva agli
animaletti lo stile di vita della gente di Sawrey. Mrs. Tiggy Winkle, la
stiratrice, accende il fuoco nella sua cucina con la torba e nasconde la chiave
sotto la soglia proprio come le massaie della valle. Mrs. Tittlemouse, la
topolina di campagna, dorme in un lettino-cabina come usava da quelle parti ed
inoltre, per risollevarsi il morale, dopo l’invasione delle api, si dedica alle
pulizie di primavera nella sua casetta.
la chiave sotto la soglia
la chiave sotto la soglia
Beatrix faceva anche uso della fotografia
per ritrarre dal vero come dimostrano
questa foto del fattore di Hill Top e del disegno che ne è stato ricavato per
illustrare Samuel Baffetti.
Il fattore di Hill Top
Il fattore di Hill Top
Così si spiega il significato vero di
quell’espressione: “So solo copiare”. Ed in effetti, “copiava”, con lucido
realismo, tutto quanto vedeva attorno a sé: gli animali, i paesaggi, la gente,
i modi di essere, le abitudini e li utilizzava come i fili di un ordito per
tessere la tela del suo meraviglioso mondo.
Oggi, Beatrix Potter è conosciuta in
tutto il mondo, accompagnata dalla fama della sua prima creatura, Peter Rabbit,
ma anche da quelle nate più tardi: Jemima Puddle Duck, Mrs. Tiggy Winkle, Tom
Kitten.
Jemima Puddle Duck
Jemima Puddle Duck
Negli ultimi decenni la sua opera ha
conosciuto una fortuna straordinaria anche grazie ad una sapiente campagna
pubblicitaria. Già negli anni Ottanta la RAI trasmise i cartoni animati tratti
dalle sue storie allora sconosciute ai più. Questi cartoni, per altro, sono
molto ben fatti, viene rispettata ed esaltata la particolare atmosfera dei racconti
e viene messo in risalto lo spirito sottilmente ironico che contraddistingue la
Potter. Questi cartoni, dal 2002 sono facilmente reperibili in DVD.
Ma Beatrix Potter divenne un vero
business nel 2002, centenario della prima uscita di Peter Rabbit. Sono stati
prodotti e venduti in tutto il mondo libri, libretti, piatti, tazze e vasellame
vario sia in ceramica che in plastica, tessuti, statuine Beswick, Royal Albert
e Border Fine Arts, pupazzi, gadgets e perfino un film davvero molto gradevole
sulla vita dell'autrice.
Un’immagine del film Miss Potter
Un’immagine del film Miss Potter
Una vita, quella di Beatrix Potter, che è
stata molto discreta e, al tempo stesso straordinaria. Certamente non facile. Quando
in famiglia si resero conto delle sue doti artistiche, la incoraggiarono dal momento
che, in età vittoriana, l’arte del disegno e della pittura era ritenuta adatta
ad una ragazza.
Per molto tempo Beatrix lavorò unicamente
per il proprio piacere; poi, negli anni che precedettero la pubblicazione del
suo primo libretto, tra il 1890 e il 1900, alcuni editori accettarono di
pubblicarle alcuni singoli disegni per farne dei biglietti di auguri natalizi,
da vendere per beneficenza. Si tratta di deliziose immagini nelle quali vengono
rappresentati soprattutto dei conigli.
Graziosissima l’immagine dei due conigli, marito e moglie, che camminano
vicini sotto un grande ombrello verde, recando un cesto di doni e un libro di inni natalizi.
Canzoni di Natale
Bellissimi sono i due gentlemen vestiti
secondo la moda del XVII secolo, mentre camminano insieme nella neve.
I due gentlemen nella neve
I due gentlemen nella neve
Attorno al 1892, Beatrix disegnò anche
una sequenza di quattro tavole che non costituiscono una storia vera e propria,
ma le scene mostrano un gruppo di conigli che festeggia il Natale. Tutte queste
illustrazioni giovanili sono caratterizzate da colori vividi e da pennellate
decise, mentre le illustrazioni delle storie sono più essenziali sia nel tratto
che nel colore.
L’arrivo
L’arrivo
Ai tempi della pubblicazione di Peter
Rabbit, Beatrix si innamorò, ricambiata, di Norman Warne, il più giovane dei
tre fratelli suoi editori; si fidanzarono segretamente, perché i genitori di
lei ostacolavano la relazione con un uomo che era costretto a lavorare per
vivere.
Norman Warne in una fotografia del 1900
Norman Warne in una fotografia del 1900
Purtroppo, Warne morì dopo una brevissima
malattia nell’estate del 1905, lasciando Beatrix devastata anche per la
difficoltà di elaborare il proprio lutto in famiglia. Lasciata Londra, si ritirò per periodi sempre
più lunghi nel Distretto dei Laghi, dove poi scrisse la maggior parte delle sue
storie. Con i primi ricavati delle vendite dei suoi libriccini, comprò la
fattoria ed il cottage di Hill Top, vicino al villaggio di New Sawrey, dove
sono ambientate parecchie delle sue storie come quella di Tom Kitten, o quella
di Jemima Puddle Duck o quella di Samuel Baffetti.
Hill Top
Hill Top
Il cottage di Hill Top, piuttosto
piccolo, risale al XVII secolo e col suo acquisto, Beatrix realizzò il vecchio
sogno di possedere una vecchia casa con vecchi mobili. Il cottage oggi può
essere visitato. Suscitano sempre interesse la cucina, le credenze, il camino e
la grande stufa dagli innumerevoli sportellini che compare in tante sue storie ambientate sia nella casa che nel
giardino.
La stufa di Hill Top come appare nella Storia Una torta e di una tortiera
La stufa di Hill Top come appare nella Storia Una torta e di una tortiera
Qualche anno più tardi, Beatrix acquistò
una seconda fattoria, chiamata Castle Farm. Anche le campagne circostanti le
due fattorie fecero spesso da sfondo ai racconti, come nel caso della Storia di
Mrs. Tiggy Winkle. Altre storie sono invece ambientate nel villaggio di Sawrey,
come Ginger e Pickles , oppure La storia di una torta e di una tortiera.
Il negozio di Ginger e Pickles
Il negozio di Ginger e Pickles
Nel 1909, mentre stava acquistando Castle
Farm, conobbe l’avvocato William Heelis che l’assisteva nella transazione. Era
un uomo tranquillo e dall’aria distinta; i due fecero amicizia, finchè Willie
nel 1912 le chiese di sposarlo. Ancora una volta i Potter si opposero,
prevenuti com’erano nei confronti di chiunque non vivesse di rendita, figuriamoci
di un semplice avvocato di campagna.
Inaspettatamente, questa volta venne in
aiuto a Beatrix il fratello Bertrand che da molti anni viveva lontano da Londra
e dalla famiglia. La notizia arrivò come un fulmine a ciel sereno: era sposato
da ben undici anni con la figlia di un agricoltore, come rivelò ai genitori
sgomenti, sostenendo che anche la sorella, a 47 anni, aveva diritto di sposare
chi voleva.
I Potter non accettarono mai del tutto il
genero, ma il matrimonio si fece nel 1913.
Beatrix e William nel giorno del matrimonio
Beatrix e William nel giorno del matrimonio
E fu un matrimonio felice. Beatrix e
Willie si amarono, si sostennero e si aiutarono l’un l’altra per trent’anni.
Come per noi tutti, infatti, la loro vita non fu sempre facile. Vennero anche i
tempi del lutto e della malattia. Prima,
Beatrix perse il padre, poi, prematuramente, il fratello al quale era molto
affezionata; infine, nel ’39, venne sottoposta ad isterectomia a Liverpool.
Poiché si trattava di un intervento difficile, era convinta di non farcela e si
addolorava al pensiero di lasciar solo il marito. Invece, anche grazie alla sua grande forza di
volontà, già dopo solo poche settimane era
nei pascoli a sorvegliare gli uomini che tosavano le pecore.
La tosatura delle pecore
La tosatura delle pecore
Heelis aiutò la moglie a realizzare il
progetto che aveva concepito fin dal suo
arrivo a Hill Top. Per preservare le
tradizioni, proteggere la natura e le abitazioni dell’amata Regione dei laghi,
Beatrix acquistò quante più fattorie e terreni possibile, restaurò i cottages,
coltivò i giardini ed implementò l’allevamento delle pecore. Cosicchè, nel giro
di pochi anni divenne una vera proprietaria terriera.
Negli anni che seguirono la Grande Guerra, Beatrix condusse una vita sempre più
ritirata, quieta, quasi nascosta. Accoglieva occasionalmente qualche visitatore
per il tè a Hill Top, che manteneva sempre vivo, anche se da anni non abitava
più là.
Teneva alcuni coniglietti e, ai bambini
che venivano a visitarla, diceva che erano discendenti di Peter e Benjamin.
Beatrix a Hill Top con una piccola ospite e i cagnolini
Beatrix a Hill Top con una piccola ospite e i cagnolini
Già subito dopo il matrimonio, Beatrix
aveva cominciato a diradare i suoi impegni con gli editori, finchè smise del
tutto di scrivere e di disegnare per problemi alla vista. Nel 1943 la sua
salute peggiorò notevolmente, costringendola in casa, senza riuscire a
toglierle, però, il senso dell’umorismo e l’ allegria. Nel mese di dicembre
scriveva: “Ho parecchio da fare in casa e i cagnolini sono di grande compagnia.
I migliori scaldapiedi che io conosca.”
Pochi giorni dopo moriva serenamente, col
marito vicino, nella sua campagna, fra i suoi animali. Le sue ceneri vennero
sparse al vento nella terra che lei tanto amava.
Una vecchia signora che vestiva informi
abiti di tweed, calzava grosse scarpe, era capace di scendere nel cortile col
fattore e di andare nei pascoli per seguire da vicino le greggi. Una vecchia,
cara, indimenticabile signora, regina della letteratura per l’infanzia.
segue.....
Thank you for this lovely set of pictures and interesting facts - many of which I had not seen before.
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