Cari amici, m’è venuta voglia di fare una rassegna, per quanto piccola, del lavoro di un’artista che invece è tanto grande nel mondo della letteratura per l’infanzia : l’austriaca Ida Bohatta. Chi, come noi, ama Mariapia, e in genere gli illustratori degli anni Cinquanta, non può negarle un posticino nel suo cuore.
All’inizio della sua carriera Ida si dedicò soprattutto ad illustrare libriccini in rima per l’educazione religiosa dei piccoli, trattando soggetti come la Natività, la vita della Sacra Famiglia, le preghiere del mattino e della sera, le opere di misericordia.
Particolari fantastici cominciano poi a comparire nei suoi acquerelli. Gli animaletti circondano il Bambino dormiente, ma in un prato fiorito anziché nella classica grotta
Nella Notte Santa il Bambino Gesù viene sulla terra come un piccolo viandante e distribuisce nutrimento agli esserini sperduti nella neve ed affamati di cibo e d’amore
Sbucano qua e là creature che propriamente non appartengono al mondo cristiano. Qui uno gnomo è tutto intento ad addobbare l’alberello. E’ un preludio alla mescolanza che ci sarà nei disegni dell’artista tra protagonisti della tradizione cristiana e soggetti appartenenti al folklore come gnomi, fate ed elfi, in un connubio che però non perde mai di vista l’etica cattolica
Qui invece abbiamo temi più tradizionali. Gli angioletti circondano la mangiatoia del Bambino. San Nicola porta i suoi doni ai piccoli. Non mancano simboli della fede cristiana come il crocefisso sulla parete.
Ida Bohatta non era tanto brava a disegnare gli angioletti. Quel ch’è da dire, è da dire! Son tratteggiati in modo incerto, specialmente i profili dei visetti. Il risultato sono certi nasetti aguzzi che non hanno niente a che vedere coi dolcissimi angioletti di Mariapia anche se il soggetto, come si può vedere, è il medesimo
A parte questo, vedo una spontaneità nelle sue figurine, un’immediatezza che tocca il cuore e fa rivivere la perduta innocenza che hanno solo gli angeli e i bambini.
Nei libretti della Bohatta trovano spesso posto rappresentazioni antropomorfe dei fenomeni atmosferici e degli astri
Come i cristalli di gelo
O la pioggia che scende benefica a ristorare i fiorellini assetati
O la neve, rappresentata da batuffoli alati nelormai stanchi di volare, mentre un bucaneve annuncia col suo campanellino il risveglio della primavera
Molte storie hanno come protagonisti i piccoli animali: coniglietti, cagnolini, gattini, orsetti, ranocchi, papere,api, topolini e persino un riccetto
Fai il bravo, figlio mio, e non dimenticare la merenda! Dice Mamma Coniglia al suo piccolo Wixi
Qui si confezionano uova di cioccolato!
Disavventure di topolini
L’ochetta Wulli e Susi l’amica gallina
Buonanotte, fate piano
Poiché sono curiosa di scoprire i legami che uniscono i diversi illustratori e l’influenza degli uni sugli altri, mi piace confrontare queste illustrazioni della Bohatta e di Mariapia. Si sa che Mariapia reinterpretò, dalla fine degli anni Quaranta e su incarico della casa editrice Piccoli, certi soggetti già trattati dalla Bohatta negli anni Trenta. Lo fece però con una delicatezza ed una freschezza del tutto nuove, arrotondando i contorni ed usando spesso colori più decisi
La tradizione di rappresentare bambini – fiore o fatine dei fiori era già ben consolidata nei primi decenni del secolo scorso, quando la Bohatta se ne fece interprete a sua volta, diventandone la maestra.
Bimbi fiore
Bimbi- fragola e bimbi- more di rovo
Scene di vita quotidiana nel mondo dei fiori
Fiori ed elfi si mescolano in queste tenere immagini
Campanule
Un elfo e due insetti visitano un bocciolo di rosa appena nato
Sono molto attratta dalle due figure che seguono. Non so bene spiegarmi il perché. Forse per l’immediatezza con cui vengono rese certe situazioni ben note; queste immagini hanno la capacità di rievocare un vissuto con la stessa freschezza che si trova nei disegni dei bambini
Questo ospedale per fiorellini suscita il ricordo lontano di bianche corsie, come ancora potevano apparire agli occhi di un bambino negli anni Cinquanta. Le infermiere – margherite sono sollecite ed efficienti nel prendersi cura degli ammalati, mentre parenti premurosi visitano i convalescenti. E’ raffigurato un mondo ideale in cui le infermiere sono davvero angeli per i malati, proprio come Florence Nightingale
Una scena estiva. Chi sguazza nell’acqua, chi consegna le proprie cose alla guardarobiera, chi viene aiutato a sfilarsi il vestitino, chi chiacchiera a bordo piscina. Tutti sono educati, tutti al loro posto, nessuno è escluso
Anche questa immagine mi piace. La nurse, con la sua bianca cuffietta suggerisce ordine e sicurezza.
Pur se appartenenti a storie distinte, unisco tra loro in sequenza le immagini seguenti per illustrare un tema caro alla Bohatta e ricorrente nei suoi libretti. Quello dei fiorellini che, all’avvicinarsi del freddo, trovano rifugio sotto terra per poi rispuntare con la primavera. E’ il mistero della vita che rinasce dalla morte. Viene presentato in modo delicato e rassicurante,per essere accettato anche dai bambini. Che cosa c’è di più bello che rifugiarsi in un caldo lettino, stretti gli uni agli altri, quando fuori infuria la tempesta?
O Colchico autunnale, affrettati ad entrare!
Il vento turbinoso sta già per arrivaree la tua coroncina di petali scompiglia.
Vieni qua insieme a noi: starai a meraviglia
Aimè, sto per svenire, mi sento così stanca.
Coraggio, qua un lettino di piume non ti manca.Margheritina accorre recando una tisana
e Violetta le infila le ciabatte di lana
Fiorellini, vedete? Infuria la bufera,
sta cadendo la neve ed ormai si fa sera.Che importa se fa freddo? Quaggiù nei nostri letti
passeremo l’inverno vicini, stretti stretti.
Ancora tutti dormono e fuori c’è la neve,
ma è già ora d’alzarsi per te, o Bucaneve!
La borsetta è già pronta e c’è pure l’ombrello,sul comodino brilla un lustro campanello.
Fratellini, destatevi! Il tempo è molto breve!
Dlin dlin! Su, presto, alzatevi! Anche se c’è la neve,si sente già un profumo nel vento della sera
che annuncia: sta tornando la dolce primavera!
Protagonista dei libretti della Bohatta è spesso un piccolo uomo, a metà tra lo gnomo e l’elfo, di nome Heinzel . Si tratta di una tenera e serena creatura dei boschi, piena di gioia di vivere e di amore per tutti gli animaletti. Li accoglie e li nutre durante l’inverno, li cura quando sono ammalati, li rallegra col suono del suo violino e viene ricambiato con pari affetto e con semplici doni.
Heinzel gode di tutte le piccole cose che offre la natura ed è sempre pronto a far festa, a cantare, a ballare, oltre che a prodigarsi per il prossimo. Non è mai tedioso e petulante. Non fa mai la morale e per questo offre un esempio positivo di vita sociale fondata sul mutuo soccorso.
A volte, questi benefici gnometti sono più d’uno , vivono nei prati soccorrendo piantine ed insetti in difficoltà, oppure nel sottosuolo dove si prendono cura delle radici, dei fiori che devono ancora nascere e delle pupe che dormono avvolte nelle foglie, simili a piccole culle.
Heinzel e suoi amici del bosco hanno ispirato Mariapia che, sull’esempio della Bohatta, ha creato i Genietti del bosco, gentili creature che si danno un gran daffare per aprire la strada alla buona stagione.
Ecco in un’immagine della Bohatta gli gnomi del sottosuolo che difendono le radici dall’assalto di ingorde larve
Ed ecco la reinterpretazione di Mariapia che io trovo piacevole anche se forse soffre di immediatezza
Qui la Bohatta rappresenta la toeletta delle coccinelle appena risvegliate dal sonno invernale
Ed infine, un’analoga immagine di Mariapia che amo molto perché mi suggerisce la lieta agitazione che anima la vigilia della festa
Che fervor di vita nuova!
Il boschetto è come in festa.Tutto, tutto si rinnova
Si ravviva, si rinfresca.
O Fatina Primavera
che daffare! che daffare!
Chi lavora è stanco, a sera.
Or andiamo a riposare.
( da I genietti del bosco)
Mi sono "bevuta" tutto il post.... Ida Bohatta è la mia preferita, forse perchè quand'ero piccola mia mamma mi faceva gustare i particolari delle sue illustrazioni!!
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