Un articolo di Lilia
ANNY HOFFMANN ED ELISABETH DIRR
ANNY HOFFMANN ED ELISABETH DIRR
Anny Hoffmann (1921-2013)
Hoffmann, R i ra rutsch
Assieme a Kuhn e Warzilek, Anny Hoffmann ed Elisabeth Dirr appartengono alla pleiade di illustratrici austriache che fiorì nel secolo scorso e collaborò al giornale per bambini Die Wiederwelt. Anny ed Elisabeth, oltre ad essere colleghe, furono grandi amiche; per questo mi piace ricordarle insieme.
Anny Hoffmann nacque nel 1917 e la sua collaborazione col giornale durò soltanto dal 1957al 1958, probabilmente a causa di incomprensioni con la redazione. Elisabeth Krasselt Dirr nata nel 1923 e laureata a Vienna in arti grafiche, fu pittrice, realizzò illustrazioni per l’infanzia e si occupò di pubblicità. Di carattere dolce e modesto, a chi le chiedeva perché spesso non firmasse le sue opere, rispondeva che un artista non deve venire prima del suo lavoro.
Le illustrazioni ad acquerello di Elisabeth dedicate all’infanzia sono leggiadre e non troppo ricche di particolari. I suoi bambini e i suoi angioletti sono creature piene di delicatezza; una caratteristica sottolineata dalla fronte alta e bombata e dai tratti minuti del viso.
Anche i bambini di Anny sono graziosissimi ed inconfondibili. Presentati in atteggiamenti spontanei, paiono ritratti dal vero. Gambette corte sempre in movimento, piedini grassocci, visetti espressivi che manifestano stupore, gioia, divertimento, concentrazione.
Hoffmann, Ri ra rutsch
Tra l’altro, la Hoffmann ha illustrato un bel Cappuccetto Rosso dove la protagonista è una tenera bambina di pochi anni con la sua cuffietta rossa.
Hoffmann, Cappuccetto Rosso
Queste illustrazioni, belle e luminose nei loro vividi colori, ci regalano un quadretto della campagna austriaca con le caratteristiche abitazioni, i prati fioriti, i pini dal lungo fusto diritto su cui si rincorrono gli scoiattoli, le grandi foreste dove la luce del sole, aprendosi un varco tra le fronde, rivela il cappello di un fungo, un ciuffetto di primule, il frutto rosso della fragola.
Hoffmann, Cappuccetto Rosso
Qui invece la Hoffmann ci offre squarci di Paradiso. Negli angioletti dalle fragili alucce, nelle loro lacrime e nei loro sorrisi, i piccoli lettori si possono immedesimare e riconoscersi; mentre noi adulti ritroviamo un po’ dei nostri piccini. Come Micki e Nicki, piccoli angeli caduti dal cielo.
Hoffmann, Nicki und Micki die Weihnachtsengel
Hoffmann, Weihnachtswerkstatt
Siam così giunti al Natale visto da Anny. Una famiglia convenzionale: papà, mamma, due bambini riuniti attorno all’albero.
Hoffmann, Ihr Kinderlein kommet
Hoffmann, Peter und Inge suchen das Christkind
Ed ecco l’immancabile slitta di Gesù Bambino che nella Notte Santa scende sulla terra carico di doni.
Hoffmann, Peter und Inge suchen das Christkind
Molto tenera è la fiaba di due fratellini che, smarritisi nel bosco la vigilia di Natale, sono raccolti da un omino di neve. Lo strano amico li protegge dai lupi e dalla tempesta, li culla e li rassicura.
Hoffmann, Peter und Inge suchen das Christkind
Questa invece è la storia di un angioletto che, per quanto si dia da fare a pulire e a lustrare, non riesce a rendere splendente la stellina a lui affidata.
Hoffmann, Sternenkindkens Erdenfahrt
Ci riuscirà soltanto dopo aver portato a termine la sua missione di angioletto: suggerire buoni propositi a un bambino capriccioso.
Hoffmann, Sternenkindkens Erdenfahrt
Protagonista di quest’altra storia natalizia è un nanetto ospitale che accoglie nel suo rifugio nel bosco due fratelli e festeggia con loro il Natale.
Hoffmann, Weihnacht bei Zwerg Nicki
Nel mondo colorato di Anny Hoffmann la realtà va a braccetto con la fantasia. Protagonisti delle sue storie sono i bambini e gli angioletti, ma anche i nani, gli elfi e, addirittura, i giocattoli. Durante la notte, in special modo quella di Natale, questi ultimi si animano per vivere strabilianti avventure. In Weihnacht Reise i giocattoli scendono da soli sulla terra a bordo di un trenino e vengono raccolti da un bravo nanetto che di preoccupa di indirizzarli nelle case dove i bambini li attendono.
Hoffmann, Weihnacht Reise
Un tenero orsacchiotto, giocattolo tra i più cari ai bambini, è il protagonista di molte illustrazioni della Hoffmann. Teddy, dimenticato nel bosco dal padroncino, si sente libero e baldanzosamente prende a vagare di notte nella foresta, al chiarore della luna. Ma gli alberi gettano ombre sinistre dove forse si annidano terribili mostri, gli occhi gialli dei gufi brillano nel buio, le piccole creature crescono, crescono fino a diventare giganti e finiscono per gettare nel panico il povero orsetto che non desidera altro che far ritorno a casa.
Hoffmann,Teddy’s Ausflug in die Welt
Un ricordo particolare merita il pupazzo Kasperl che compare spessissimo nelle tavole delle nostre illustratrici austriache:
Questo burattino molto popolare in Austria deriva da una maschera del teatro dell’arte. Una bella favola a lui dedicata è Kasperl bein Zauberer Knurrebrumm ( chiamata anche Snurri Murri Fixi Faxi) dove il piccolo, distratto, ma generoso burattino riesce a liberare con la magia di un fiore i bambini prigionieri dell’incantesimo di un mago malvagio.
Hoffmann, Kasperl bein Zauberer Knurrebrumm
Meno frequente per la Hoffmann è la rappresentazione di animali antropomorfi. Ecco una topolina:
Hoffmann, Ri ra rutsch
Ed ecco la rappresentazione di un’intera famiglia di conigli pasquali:
Hoffmann, Die Eierdiebe
Gli animaletti della Dirr che compaiono in Natale della foresta hanno forme aggraziate come come quelle dei bambini e degli angioletti. Con mano leggera, ma sicura sono qui tratteggiati il cerbiatto, la marmotta, i leprotti e la volpe, un animaletto che compare spesso nei lavori dell’artista
Dirr, Waldweihacht
Il nano Puck, l’infaticabile medico della foresta che ricorda da vicino il Doktor Augentrost della Kuhn:
Hoffmann, Teddy und Pummel bei den Zwergen
Il sovrano del regno degli elfi e i nani di Teddy und Pummel bei den Zwergen:
Hoffmann, Teddy und Pummel bei den Zwergen
Anche per la Dirr il mondo dei bambini e quello dei nani e delle altre magiche creature dei boschi si mescolano con frequenza. Qui vediamo alcune immagini di Martin e Marei che compiono un viaggio di sogno nel paese degli gnomi e degli elfi, accompagnati dal nano Fips.
Dirr, Zwerg Fips ladt ein
Tutto finisce sempre in gloria tra banchetti, brindisi e danze. Molto graziose in questo caso le lucciolette che illuminano la tavola imbandita al riparo di un fungo.
Dirr, Zwerg Fips ladt ein
Ecco una situazione analoga rappresentata dalla Hoffmann.
Quello di gnomi e fate, elfi e creature silvestri che danzano nelle radure, sotto la grande luna dell’estate, è un motivo romantico, fiabesco e magico che, illustrato anche da Kuhn e Baumgarten, è comune nel mondo tedesco e compare anche in romantici italiani come Giovanni Prati:
Noi, cinta in bianca veste,
la piccioletta fatavedrem dalla foresta
venir nei verdi ombracoli
di bianchi fior la testa incoronata
(Incantesimo)
Ecco la piccola fata di Prinz Schmetterling della Hoffmann.
Hoffmann, Prinz Schmetterling
Ed ecco un’altra piccola, magica regina delle fate di Das grosse Fest im Marchenwald della Kuhn
Kuhn, Das grosse Fest in Marchenwald
Ali iridescenti e traslucide di elfi, sontuose ali di farfalle, figurine aeree e sottili a cui la Hoffmann riesce a donare una singolare parvenza di movimento, come se realmente fluttuassero nell’aria.
Hoffmann, Das Grosse Fest in Marchenwald
Kuhn, Warzilek, Dirr, Hoffmann… quelle che all’apparenza sembrano soltanto belle illustrazioni per bambini ci incatenano nel cerchio magico di una nostalgia che ignora il male, costituiscono una temporanea fuga dalla realtà in un mondo eternamente innocente e incantato.
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